Unicredit sta considerando un’importante acquisizione nel panorama bancario europeo, puntando a Banco Bpm. Quest’operazione, del valore stimato di 10,1 miliardi di euro, è stata orchestrata dall’amministratore delegato Andrea Orcel, parallelamente a una trattativa avviata a settembre in Germania con Commerzbank.
Integrando le risorse di Banco Bpm, guidato da Giuseppe Castagna, la nuova entità bancaria conterebbe su 97 mila dipendenti e 4.763 filiali distribuite in tutta Italia, servendo oltre 19 milioni di clienti. Questa fusione porterà alla creazione del secondo gruppo bancario italiano per presenza territoriale, subito dopo Intesa Sanpaolo, e il primo per capitalizzazione di mercato, con un valore combinato di 74 miliardi di euro, rispetto ai 66 miliardi di Intesa Sanpaolo.
Inoltre, con Banco Bpm che ha recentemente acquisito una quota del 5% in Banca Monte dei Paschi di Siena (destinata a crescere al 9,9%) e un’offerta pubblica di acquisto su Anima Holding, il valore complessivo del nuovo gruppo potrebbe superare gli 80 miliardi di euro, posizionandolo come una delle più grandi banche europee.
Il prezzo di 10,1 miliardi di euro rappresenta il valore totale dell’offerta di Unicredit per Banco Bpm, basato su un prezzo di 6,657 euro per azione di Banco Bpm e di 38,041 euro per azione di Unicredit.
“L’Europa necessita di banche più robuste per sostenere l’economia e competere a livello globale,” ha dichiarato Orcel, sottolineando la posizione favorevole di Unicredit per affrontare questa sfida.
Secondo le previsioni di Unicredit, l’operazione OPS sarà conclusa entro giugno 2025, con la piena integrazione prevista nei successivi 12 mesi. La maggior parte delle sinergie si realizzerà entro 24 mesi. A supporto dell’operazione, il gruppo lancerà un aumento di capitale pari al 13,9%, previa approvazione dell’assemblea straordinaria di aprile. Queste azioni verranno utilizzate per l’offerta di scambio.
Unicredit, che affonda le sue radici nel gruppo Unicredito Italiano, è stata fondata nel 2008. A sua volta, Unicredito Italiano era nato nel 1998 dalla fusione tra varie entità bancarie, tra cui il Credito Italiano e Rolo Banca 1473, insieme alla Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (Cariverona), la Cassa di Risparmio di Torino e Cassamarca.
Banco BPM è stato costituito il 1° gennaio 2017 dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. A fine novembre 2025, il gruppo conta oltre 20.000 dipendenti, 1.400 filiali e circa 4 milioni di clienti, posizionandosi come il terzo gruppo bancario per attivi in Italia, con una forte presenza nel Nord del paese.
Come evidenziato da Il Sole 24 Ore, l’annuncio dell’OPS di Unicredit su Banco BPM ha avuto un impatto positivo sul mercato azionario. A Piazza Affari, il valore delle azioni del gruppo guidato da Castagna ha raggiunto quasi 7 euro, superando la stima di valorizzazione di 6,65 euro fornita da Unicredit, che già includeva un premio dello 0,5% rispetto ai valori del 22 novembre, suggerendo un possibile incremento delle condizioni dell’offerta. Adesso, la decisione è nelle mani del consiglio di amministrazione di Banco BPM.